Ad oggi chiunque parli di impianto termico che sia pompa di calore, caldaia a gas, stufa a pelle, fa riferimento al famoso COP inclusi gli studi termotecnici.
Abbiamo visto COP associati a impianti termici dove il COP supera addirittura i 4 (nelle condizioni ideali e a patto che le temperature esterne non scendano sotto x °C definiti dalla casa madre)…e cioè il rapporto tra Kw Termici e Kw Elettrici è pari a 4.
Ma è davvero così nella realtà?
Confrontando alcuni impianti di situazioni reali con già uno storico sia in parità che a situazioni di isolamento differenti.
Ecco i risultati e le nostre conclusioni:
- In situazioni dove la Classe Energetica della Abitazione è tra le più basse (F, G e N.C.) i consumi rimangono i medesimi tra gli impianti. Non c’è convenienza tra l’uno e l’altro sia che si parli di impianti elettrici, sia che si parli di gas, o a stufa a pellet o legna.
L’unico aspetto che si dovrà porre a confronto per un eventuale risparmio è il reale costo dell’impianto finito, installato, chiavi in mano e il costo di manutenzione annuo sia ordinario che straordinario nella peggior ipotesi.
Unica eccezione può esser fatta su SECONDE CASE (seppur con scarsa efficienza energetica), dove allora sul piatto della bilancia vince la versatilità, la semplicità nel comandare l’accensione e lo spegnimento dell’impianto il giorno prima dell’arrivo e la manutenzione nulla.
Il vero consiglio tecnico oggettivo che noi di En-Tech vi forniamo è che prima di effettuare un intervento di sostituzione dell’impianto termico sarebbe necessario cercare di intervenire almeno in parte sull’isolamento dell’abitazione.
- Su diverse tipologie di impianti di riscaldamento analizzati,
dopo aver verificato la netta differenza di consumi tra case isolate e case non isolate,
al secondo posto tra i parametri importanti, vince l’ABITUDINE dell’abitante della casa.
Infatti una temperatura mantenuta in tutta la casa intorno ai 17/18 °C riesce a consumare quasi un 40% in meno rispetto a una casa che tiene temperature intorno ai 20/21 °C a parità di isolamento e tipologia di impianto.
- Prendendo come riferimento classi energetiche dalla E in poi (≤ 120 Kwh/m2*anno);
Prendendo come riferimento il periodo generalmente più freddo dell’anno: Dicembre e Gennaio;
Escludendo apporti energetici da impianti di Autoproduzione (FV, SOLARE…ECC)
Gli impianti termici elettrici (sia che si parli di riscaldamento elettrico a pavimento che di pompe di calore aria-acqua) si posizionano ai primi posti con una percentuale di consumo reale medio dal 10 al 35% in meno rispetto alle altre tipologie. (Circa 25 Kwh termici /mq nei 2 mesi di Dicembre + Gennaio in classe dichiarata A+++). I dati sui consumi sono stati estratti su bollette reali in situazioni prese e confrontate singolarmente.
Secondo quindi i risultati ottenuti ci balzano subito all’occhio due cose:
1° - Le classificazioni energetiche e gli APE (fatte pre e post intervento) non sempre sono veritiere. Per esempio molte volte case classificate post-intervento come A+ o A4+ al massimo invece sono realmente delle B+.
2° - I famosi COP di 4/5 delle PdC non sono attendibili in quanto i consumi dovrebbero essere inferiori di 4/5 volte gli impianti con COP 1 e invece comparandoli con altri impianti termici, i consumi sono solo di poco inferiori o similari a parità di caratteristiche precedentemente elencate. Inoltre a causa della loro complessità tecnica gli impianti a Pompa di Calore e articolati da diversi scambi energetici, rendono il loro dimensionamento non sempre facile da calcolare e che può portare ad un errore di performance.